Congresso Nazionale Forense
Congresso Nazionale Forense

Presentazione del XXXVI Congresso Nazionale Forense

Francesco GRECO, Presidente Consiglio Nazionale Forense-CNF

Dal 16 al 18 ottobre, l'Avvocatura italiana si riunirà a Torino per il XXXVI Congresso Nazionale Forense. Sarà un'occasione cruciale per affrontare i temi più significativi che impegneranno la professione nel prossimo futuro. In tale contesto, verranno discussi argomenti di stringente attualità e urgenza, a partire dall'intelligenza artificiale. L'Avvocatura dovrà imparare a governare questo strumento tecnologico senza esserne dominata. Si approfondirà inoltre il ruolo dell'avvocato sia nell'ambito processuale che nelle attività stragiudiziali e nella consulenza legale. Affronteremo questi temi con la piena consapevolezza che il nostro ordinamento giuridico, fondato sui principi dello Stato di diritto, necessita del ruolo insostituibile dell'avvocato. È attraverso il nostro impegno quotidiano nella tutela dei diritti dei nostri assistiti che si assicurano costantemente i principi di democrazia e libertà.Sarà un momento di grande confronto: sono attesi circa 1900 avvocati, tra congressisti e delegati che avranno il compito di analizzare, discutere e approvare le mozioni che costituiranno le posizioni ufficiali dell'Avvocatura e impegneranno, non solo la professione, ma l'intera società civile.

Mario SCIALLA, Coordinatore Organismo Congressuale Forense-OCF

Si avvicina il Congresso di Torino, a metà ottobre, nel quale l’Avvocatura si è confronterà su temi importantissimi. C’è quello dell’intelligenza artificiale nei confronti della professione, quindi pensare da avvocato e operare in digitale, ma poi c’è anche tutta una serie di argomenti da sviluppare: le attività ordinarie, cioè l’avvocato nel processo fuori dal processo, quindi con grande attenzione a quelle che sono le problematiche che affliggono la professione in ogni ambito processuale ed extra processuale, e poi anche uno sguardo particolarmente attento sulla consulenza legale. A questo appuntamento l’Avvocatura arriva dopo anni di grande impegno perché, finita la sessione straordinaria di Roma, i pensieri si sono immediatamente rivolti a questo nuovo grande appuntamento. Ci auguriamo di confrontarci nel miglior e più proficuo modo possibile e cercheremo assolutamente di attivarci in frangente, ancor più di quello che è avvenuto in passato, per creare il miglior clima per operare e dare consistenza a quelle che sono le istanze dell’Avvocatura.

Maria ANNUNZIATA, presidente Cassa Forense

Il Congresso nazionale di Torino rappresenta la tappa fondamentale per riflettere sui mutamenti in atto e per individuare gli strumenti necessari per affrontare le nuove sfide che l’era digitale impone, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, ai nuovi ambiti di consulenza legale, al ruolo dell’avvocato nel processo e nelle attività non giudiziali. Un welfare innovativo naturalmente richiede non solo quanto già garantito da Cassa forense in termini di prestazioni assistenziali ma anche di qualcosa di più in termini di crescita strutturale ed effettiva raggiungibile solo attraverso serie e concrete riforme del sistema. Necessita più che mai un confronto tra governo e casse di previdenza per giungere ad esempio a una riduzione dell’imposizione fiscale sugli investimenti che al momento è pari al 26%; in questo modo le casse avrebbero più risorse da destinare al welfare per gli iscritti, ponendo particolare attenzione ai giovani e alle donne che più degli altri attraversano le ben note difficoltà reddituali e professionali. La strategia idonea a garantire la tenuta del sistema previdenziale in un contesto economico e sociale in progressiva trasformazione, migliorando le prestazioni, richiede la collaborazione di tutte le componenti dell’Avvocatura perché solo facendo squadra si è in grado di sostenere tutte le istanze. Il congresso di Torino, che ritengo sia la vera casa dell’Avvocatura, sarà un’occasione unica per costruire insieme il futuro della professione e Cassa forense naturalmente farà la sua parte nell’individuare le giuste misure per affrontare tutti insieme le criticità esistenti e per individuare le giuste soluzioni in un percorso di innovazione e sostenibilità…

Simona GRABBI, presidente Consiglio Ordine Avvocati Torino

Non vediamo l’ora di potervi ospitare dal 15 ottobre. A Lecce e a Roma vi ho raccontato perché questa Istituzione forense pensare di poter ospitare la massima assise nazionale, per via della sua storia che noi riteniamo fatta di personaggi straordinari. Come amo dire siamo rivoluzionari sin dal 1883 quando un presidente illuminato come Saverio Vegezzi ha iscritto la prima donna avvocata, Lidia Poët, ormai nota in tutto il mondo; famosi anche per chi ha dato la vita per l’adempimento del suo dovere come il nostro presidente Fulvio Croce, o per chi ha segnato la direzione della professione forense torinese in certe materie come quella della tutela dei lavoratori. Tutti loro ci hanno insegnato che c’è chi fa l’avvocato e chi è avvocato e noi cerchiamo ogni giorno di fare tesoro di questo insegnamento. Siamo quindi veramente orgogliosi di potervi ospitare, di poter ospitare l’Avvocatura tutta, e parlare delle sfide che l’attendono, quelle digitali e quelle non digitali.

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