Congresso Nazionale Forense
Congresso Nazionale Forense

Mozioni approvate

  1. Tema n. 1 (Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali):
    mozione d’ordine proposta dall’Ufficio di Presidenza; 
  2. Tema n. 2 (L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione):
    -mozioni nn. 12, 29, 43, 47, 52, 53, 62, 82, 100, 115, 151, 156, 176, 178 (Patrocinio a spese dello Stato);
    – mozioni nn. 16, 90, 104, 129, 152 (Ordinamento giudiziario);
    – mozioni nn. 117, 173 (Geografia giudiziaria);
    – mozioni nn. 30, 128, 147 e 154 (Contributo unificato);
    – mozioni nn. 10, 17, 94, 112, 113, 120 (Processo civile);
    – mozioni nn. 4, 171 (Processo tributario);
    – mozioni nn. 5, 46, 73, 92 (Processo penale);
    – mozioni nn. 1, 7, 22, 35, 70, 157 (Processi telematici – piattaforme);
    – mozioni nn. 38, 116, 121, 153 (Diritto di famiglia);
  1. Tema n. 3 (Giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo”. Intelligenza artificiale: il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nella tendenziale automazione nell’organizzazione e nella decisione giudiziaria):
    – mozioni nn. 3, 23, 44, 49, 51, 64, 85, 101, 105, 130, 134;
  1. Tema n. 4 (Revisione del regolamento – statuto congressuale approvato nel corso del XXXIII Congresso Nazionale Forense di Rimini e successivamente modificato nel corso del XXXIV Congresso Nazionale Forense di Catania)
    – mozione n. 68.

       


        L’Ufficio di Presidenza,

        preso atto della verifica delle sottoscrizioni delle proposte di deliberato operata dalla Commissione verifica dei poteri ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 9, dello Statuto congressuale;

        visto il verbale, che si intende in questa sede integralmente richiamato, con il quale la Commissione anzidetta ha proceduto alla verifica dell’ammissibilità formale alle proposte di deliberato, in ottemperanza alla previsione di cui all’art. 5, commi 4 e 9, dello Statuto congressuale;

        visto l’art. 5, comma 4, dello Statuto congressuale, che stabilisce che l’Ufficio di Presidenza si pronunzia sull’ammissibilità delle proposte di deliberato;

        visto l’art. 3, comma 13, lettera f), dello Statuto congressuale, che stabilisce che l’Ufficio di Presidenza “sovraintende allo svolgimento dei lavori congressuali, assicurando il rispetto del programma dei lavori, la coerenza del dibattito e la pertinenza delle proposte di deliberati congressuali con riguardo ai temi all’ordine del giorno”;

        considerato che questo Ufficio, all’unanimità, durante la riunione del 10 settembre 2022, ai sensi del combinato disposto degli artt. 5, comma 9, e 3, comma 13 – lettera f), dello Statuto congressuale:

  1. ha proceduto all’esame ed alla valutazione delle proposte di deliberato che hanno superato il suddetto vaglio formale;
  2. ha deliberato che le proposte di deliberato di cui all’Allegato A al verbale del 10 settembre 2022 fossero ammesse alla adesione dei sig.ri Delegati; quelle di cui all’Allegato B, fossero convertite in raccomandazioni; quelle di cui all’Allegato C non fossero ammesse alla adesione dei sig.ri Delegati per le motivazioni ivi indicate per ognuna di esse;
  3. ha mandato alla segreteria del Congresso di provvedere, senza indugio, alla pubblicazione nel sito internet del Congresso (ex art. 5, commi 6 e 7, dello Statuto congressuale) delle proposte di deliberato congressuale ammesse alla votazione dei Delegati relative a ciascun tema congressuale, numerate progressivamente secondo l’ordine di ricezione da parte della Commissione Verifica dei Poteri;
  4. si è riservato, in esito alle riunioni che si sarebbero tenute nei giorni 28 e 29 settembre 2022, di procedere all’eventuale accorpamento di più mozioni riguardanti lo stesso argomento, nonché di determinare l’ordine di votazione (art. 6, comma 8, dello Statuto congressuale);

        viste ed esaminate le quarantacinque (45) proposte di deliberato congressuale relative al tema n. 1 (Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali), dalla cui analisi si evince che gli argomenti trattati dai sig.ri Delegati sono molteplici (regime giuridico delle Istituzioni forensi e loro sistema di rappresentanza, accesso alla professione e
sistema formativo; incompatibilità, società tra avvocati, associazioni professionali, reti ed aggregazioni professionali e relativo regime giuridico; estensione delle attività conducibili dall’avvocato) e anche diversamente, e a volte contraddittoriamente, affrontati;

        ritenuto che tutte le proposte di deliberato sull’argomento di cui al tema n. 1 appaiono meritevoli di approfondimento;

        ritenuto che, altresì, il tema n. 1 debba essere affrontato attraverso l’avvio di un percorso ragionato e ponderato che preveda il coinvolgimento di tutte le componenti dell’Avvocatura e dei sig.ri Delegati, acquisendo come contributi tutte le proposte di deliberato ammesse alla votazione dell’Assise congressuale;

        ritenuto che il percorso di revisione e riforma della legge professionale possa essere oggetto – ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, commi 8 e 9, dello Statuto congressuale – di una sessione ulteriore del XXXV Congresso Nazionale Forense di Lecce;

        accertato che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4, comma 13, dello Statuto congressuale, i sig.ri Delegati “rimangono in carica per la durata di tre anni e comunque sino all’insediamento del successivo Congresso con l’apertura dei lavori della sua seduta ordinaria”;

        per queste ragioni, su proposta del Coordinatore OCF, Sergio Paparo

DECIDE DI PROPORRE

a tutti i delegati componenti l’Assise congressuale di valutare preliminarmente la possibilità di trattare il tema relativo alle modifiche da apportare alla legge professionale in un’apposita sessione ulteriore del XXXV Congresso Nazionale Forense di Lecce, da tenersi entro l’autunno del 2023.

Sarà in questo caso cura dell’Ufficio di Presidenza del Congresso promuovere contestualmente l’avvio del tavolo di lavoro con tutte le componenti dell’avvocatura istituzionale politica e associativa.